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Descrizione
Una carcassa di automobile, frigoriferi, condizionatori, materassi, televisori e molto altro ancora. C’era di tutto tra l’enorme quantità di rifiuti raccolti sabato mattina nel corso di un maxi intervento di pulizia che ha riguardato Montagna Longa, in corrispondenza del bosco di Santa Venera, nel territorio di Carini, e la via Crafamo, strada d’accesso all’area boschiva. Un’operazione congiunta tra gli operatori del Dipartimento regionale dello Sviluppo rurale e territoriale, guidato da Fulvio Bellomo, e quelli dell’Ati Senesi che a Carini svolgono la raccolta dei rifiuti.
L’intervento, fortemente voluto dall’ingegnere Antonio Piccione, direttore dell’esecuzione del contratto di raccolta rifiuti del Comune, è stato immediatamente sposato e supportato sia dal Dipartimento Regionale sia dall’Ati Senesi. In campo sono entrate in azione circa 30 persone, un bobcat, una spazzatrice, un compattatore, un lift, un carro attrezzi e tre mezzi a vasca aperta per la differenziazione dei rifiuti raccolti, tra i quali vetro, plastica, ingombranti, raee, copertoni, corrugati elettrici oltre al veicolo abbandonato tra i boschi.
“Purtroppo diverse centinaia di metri della via Crafamo, una strada lontana da occhi indiscreti, sono - commenta il sindaco Giovì Monteleone - oggetto di abbandono di rifiuti di ogni tipo, anche pericolosi. Una situazione vergognosa che finalmente tra un mese circa sarà messa a freno con l’istallazione di videosorveglianza”.
“Quella messa in campo oggi - ci tiene a sottolineare l’ingegnere Piccione - è un esempio di azione congiunta tra Regione e Comune che valorizza un territorio. Quando c’è impegno, le sinergie danno risposte concrete e risultati”. Da diversi giorni il Dipartimento regionale dello Sviluppo rurale e territoriale sta conducendo a Montagna Longa ingenti opere di manutenzione, diserbo, ricostruzione boschiva e di difesa passiva antincendio. Ed è stato durante alcuni di questi interventi di diserbo dei cigli stradali e del sottobosco più prossimo alla viabilità che sono tornate alla luce aree oggetto di abbandono di rifiuti. Aree boschive che oggi, al termine delle operazioni, sono state integralmente riqualificate e restituite alla natura.
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Ultimo aggiornamento: 16 ottobre 2023, 09:09